PICA

La pica, anche denominato allotriofagia, è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato dall’ingestione continuata nel tempo di sostanze non nutritive (terra sabbia, carta, gesso, legno, cotone, etc.).  L’ingestione di sostanze non alimentari si deve protrarre per un periodo di almeno un mese ed è inappropriata rispetto al livello di sviluppo (generalmente in bambini più grandi di 18- 24 mesi) La diagnostica della pica non è applicabile a individui appartenenti a culture che accettano tale pratica, a bambini o adulti affetti da disabilità intellettiva, disturbo dello spettro autistico, schizofrenia o altra condizione medica, ad eccezione dei casi in cui il comportamento d’ingestione è sufficientemente grave da giustificare ulteriore attenzione clinica. La sindrome interessa talvolta anche le donne incinte, le quali desiderano cibi inappropriati, come per esempio carne cruda e ghiaccio. Alla base della pica vi è quasi sempre un’anemia da carenza di ferro, e il disturbo regredisce con la correzione della carenza o, nel caso delle donne incinte, col termine della gravidanza. Le persone che soffrono di pica potrebbero incorrere nel rischio dell’ingestione accidentale di veleni. Per i bambini, che imparano a conoscere il mondo, mettendo le cose in bocca, la pica è davvero abbastanza comune.
Dal punto di vista evolutivo, i neonati hanno un periodo di crescita in cui mettono in bocca tutto ciò che trovano. Quando un bambino ha superato questo stadio dello sviluppo e comincia improvvisamente a mangiare prodotti non alimentari, ci può essere un problema, in questo caso bisogna individuare la causa ed eliminarla.

 

Le  principali cause  del disturbo di Pica possono essere ritrovate all’interno di due teorie  la  teoria nutrizionale e una teoria fisiologica. La teoria nutrizionale suggerisce che gli enzimi del cervello che regolano l’appetito, alterati da una carenza di ferro o zinco, innescano voglie specifiche. Tuttavia, gli elementi non alimentari di solito non soddisfano la carenza di minerali nel corpo della persona. La teoria fisiologica dichiara che mangiare l’argilla o la sporcizia contribuisce ad alleviare la nausea, a controllare la diarrea, all’aumento della salivazione, ad eliminare le tossine e ad alterare l’odore o la percezione del sapore durante la gravidanza. Le altre cause possono essere la carenza di ferro, zinco, calcio e altre sostanze nutritive (tiamina, niacina, vitamine del gruppo B e C). Anche gli eventi traumatici sono associati con lo sviluppo della pica. Eventi comuni che potrebbero causare l’insorgere della pica includono la separazione dei genitori, la negligenza dei genitori, la mancanza d’interazione genitore-figlio e gli abusi sui minori. La pica può avere una base psicologica e può anche cadere nello spettro dei disturbi ossessivi-compulsivi, dove essa assume la forma di un comportamento compulsivo. Le persone con questo disturbo talvolta sviluppano il disturbo come meccanismo di coping  (vale a dire la capacità di fronteggiare situazioni difficili). La pica ha una maggiore incidenza sugli individui che hanno  una diagnosi di fondo che coinvolge il funzionamento mentale, queste diagnosi sono: condizioni psichiatriche come la schizofrenia, lo sviluppo di disturbi mentali tra cui l’autismo e le condizioni con ritardo mentale. Queste condizioni non sono caratterizzate dalla carenza di ferro, che supporta la componente psicologica nella causa della pica . Le persone con disabilità dello sviluppo hanno questo disturbo a causa della loro incapacità di discriminare i prodotti alimentari e non alimentari.

Tra i  principali sintomi  alla base del disturbo  da Pica vi sono;

  • Ostruzione intestinale (p. es., crampi importanti, stitichezza)
  • Avvelenamento da piombo
  • Infestazione parassitaria

 

 

 Le conseguenze del disturbo di Pica ; La Pica può avere conseguenze molto pericolose sulla salute fisica. Le più frequenti sono: 

  • Scompensi nell’introito calorico(coloro che mangiano amido ad esempio aumentano le calorie ingerite, mentre coloro che si nutrono di ghiaccio o altre sostanze nutrizionalmente “inerti” vanno incontro a gravi insufficienze);
  • Carenze nutrizionali(che possono aggravare quelle eventualmente preesistenti che hanno originato il comportamento, il caso più frequente è la carenza di ferro);
  • Avvelenamenti;
  • Ostruzioni/perforazioni intestinali

 

Diagnosi di Pica; I criteri di riferimento per diagnosticare  disturbo da Pica citati dal DSM5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition) sono i seguenti:

A   persistente ingestione di una o più sostanze senza contenuto alimentare, non commestibili per un periodo di almeno un mese

B  L’ingestione di sostanze senza contenuto alimentare, non commestibili deve essere inappropriata rispetto allo stadio di sviluppo

C   L’ingestione di sostanze senza contenuto alimentare, non commestibili non deve far parte di una pratica culturalmente sancita o socialmente normata

D Se il comportamento d’ingestione si manifesta esclusivamente nel contesto di un altro disturbo mentale, si dovrebbe porre una diagnosi separata di pica solo se il comportamento d’ ingestione è sufficientemente grave da giustificare ulteriore attenzione clinica