La deprivazione emotiva è caratterizzata dal fatto che chi la percepisce avverte una sensazione di vuoto nella propria vita, e sente un grande senso di solitudine, tutto ciò deriva da bisogni emotivi insoddisfatti. La deprivazione emotiva è uno schema mentale piuttosto subdolo che non consente al soggetto che ne soffre di avere una vicinanza emotiva con chi lo circonda. Il soggetto tende ad innalzare una barriera emotiva che non gli consente in primis di entrare in contatto con le proprie emozioni e in secondo luogo con quelle degli altri. La deprivazione emotiva può quindi essere definita come un meccanismo di autosabotaggio che impedisce al soggetto di aprirsi alla vita e alle relazioni interpersonali. Ricordiamo che la chiusura verso il mondo è prima di tutto una chiusura verso se stessi. L’individuo evita di lasciarsi andare alle emozioni che prova, impedendo a sé stesso di provare qualunque tipo di emozione che potrebbe turbarlo. È una forma di autotutela che lacera il soggetto impedendogli di vivere in maniera sana la propria esistenza. La deprivazione emotiva è quindi un fenomeno psicologico che può portare a sentimenti di solitudine e profonda tristezza. La chiusura emotiva non lascia spazio alla vulnerabilità, i soggetti hanno troppa paura di poter soffrire e non vogliono in alcun modo essere vulnerabili e sottostare alle emozioni.  La vulnerabilità non è una minaccia o un pericolo per l’individuo, al contrario è la base per sentirsi pienamente vivi. Accogliere e vivere le emozioni nel loro defluire senza ostacolarle o controllarle è il modo piu sano e naturale di vivere la propria vita. Le persone che soffrono di deprivazione emotiva quindi si sentono molto sole e depresse ma non ne conoscono le ragioni, hanno difficoltà ad esprimersi emotivamente e non hanno aspettative emotive negli altri.

 

Le Origini e le Cause della Deprivazione Emotiva:

L’ origine e l’innesco dello schema di Deprivazione Emotiva va rintracciato nell’infanzia del soggetto. In quella fase di sviluppo del bambino la figura primaria di accudimento non ha curato in maniera consona i bisogni emotivi del piccolo. Quest’ultimo avverte sentimenti di inadeguatezza e si sente poco importante quasi trasparente, non riuscendo di conseguenza ad interagire in maniera adeguata e proficua con il mondo circostante. I genitori non sono stati quindi emotivamente in grado di corrispondere ai bisogni emotivi del bambino. La deprivazione emotiva trae origine dall’assenza di comportamenti adeguati di accudimento da parte delle figure genitoriali. È proprio nella fase dell’infanzia che l’individuo percepisce le prime risposte ai propri bisogni emotivi ma se queste risposte non giungono nella maniera corretta e non riescono ad essere idonee a soddisfare i bisogni , possono causare chiusure nel  bambino che non vorrà  più condividere le proprie emozioni con le altre persone; quindi possiamo affermare che spesso chi si trova a vivere uno stato di   deprivazione emotiva ha avuto esperienze familiari distanti, fredde e prive di affetto.

Tra le cause che possono indurre  a sviluppare un disturbo da deprivazione affettiva troviamo:

  • Esperienze traumatiche
  • Rapporti interpersonali complessi
  • Bisogni emotivi non soddisfatti durante l’infanzia
  • Mancanza di relazioni empatiche

 

I segnali della deprivazione emotiva:

La deprivazione emotiva non presenta sempre segnali evidenti, è comunque possibile Individuare dei comportamenti comuni che possono essere interpretati come dei segnali d’allarme, tra questi ;

 

  • Sensazione di vuoto interiore
  • Paura dell’abbandono e del rifiuto
  • Ricerca costante di conforto in altri
  • Forte e profondo sentimento di insicurezza nelle relazioni interpersonali
  • Bassa autostima
  • Tendenza all’isolamento sociale
  • Difficoltà nella regolazione emotiva

 

 

Il trattamento per la deprivazione emotiva:

 

Il primo passo per affrontare la deprivazione emotiva in psicoterapia è aiutare la persona a diventare consapevole dei propri bisogni emotivi. È fondamentale supportare e incoraggiare il paziente a esprimere in modo sicuro il suo dolore e la sua rabbia nei confronti dei responsabili della sua privazione. Il percorso psicoterapico avrà come obiettivo quello di individuare e in seguito sciogliere, i blocchi che hanno portato il soggetto a soffrire del disturbo di deprivazione emotiva. Il professionista fornirà gli strumenti corretti per poter analizzare le cause più profonde del malessere sito all’origine del disturbo. Obiettivo del percorso di psicoterapia sarà creare nuove condizioni di vita per il paziente che verrà messo nelle condizioni psicologiche di aprirsi al mondo e alle relazioni. Il soggetto imparerà a comunicare apertamente ed empaticamente con gli altri, Superare la deprivazione emotiva richiede tempo, è infatti un processo graduale.

Bibliografia

Canali S., (2021), Regolare le emozioni. Teorie e metodi per lo sviluppo e il potenziamento dell’autocontrollo, Carocci Editore

Conson M., Trojano L., (2024), Neuropsicologia dei disturbi emotivi e psicopatologici, Edizioni Il Mulino

Giannantonio M., (2012), Paura di sentire. Come gestire il «pericolo» delle emozioni, Edizioni Erickson

  1. Young, J. Klosko “Reinventa la tua vita”, 2004, Raffaello Cortina
  2. Young, J. Klosko, M. Weishaar “Schema Therapy”, 2018, Erickson
Leahy Robert L., Tirch D., (2018), La regolazione delle emozioni in psicoterapia. Guida pratica per il professionista, Edizioni Erickson