Dalla parola inglese “ghost”, ossia fantasma Il ghosting (“sparire come un fantasma”) è un fenomeno che si è diffuso soprattutto negli ultimi anni nelle relazioni interpersonali, si iniziò a parlare di ghosting nel 2015. Fare ghosting significa negarsi improvvisamente all’interno di una relazione, dopo un periodo di frequentazione spesso anche molto intenso facendo perdere ogni traccia di sé. Il ghosting è un modo di chiudere quindi una relazione (d’amore o amicizia) senza chiuderla davvero, semplicemente smettendo di farsi sentire. Chi fa ghosting sceglie volutamente di sparire rimuovendo qualsiasi forma di contatto facendo vivere all’altro un totale abbandono. Il ghoster (denominazione di chi sparisce come un fantasma) non risponde più alle chiamate, ai messaggi, alle e-mail e può arrivare a bloccare l’altra persona su tutti i social. Il fenomeno del ghosting come già detto può riguardare sia le relazioni amorose, sia quelle amicali ed è caratterizzata dal fatto che non è fornita alcun tipo di spiegazione della propria scelta nemmeno qualora dovesse essere richiesta. Il ghoster ha come obiettivo ultimo sfuggire ad ogni tentativo o forma di contatto, evitando ogni responsabilità e l’onere di dover comunicare esplicitamente all’altro di aver perso interesse. Il negarsi è un fenomeno che è sempre esistito ma negli ultimi decenni con il proliferare della comunicazione via internet e quindi con l’utilizzo dei social e delle chat ad essi annesse il fenomeno del ghosting è cresciuto notevolmente. Schermati da un telefono o da un pc venir meno allre proprie responsabilità è diventato ancora più facile.

 

Descrizione di un ghoster

 

Il ghoster il più delle volte è un individuo che non regge il peso del fallimento e soprattutto delle responsabilità. I narcisisti sono persone che spesso tendono ad utilizzare la pratica del ghosting, sono infatti individui che manifestano una enorme difficoltà a mostrare empatia nei confronti del prossimo e che sono in una continua ricerca spasmodica di un partner utile piuttosto che di una compagna o compagno da amare. Il ghoster vive la relazione in maniera non costante decidendo lui i tempi e le modalità della sua presenza all’interno del rapporto, come altalenanti sono le sue manifestazioni affettuose, passa da momenti romantici ed estremamente dolci a momenti di freddezza e distacco assoluti. il ghoster è inaffidabile e freddo non è assolutamente in grado di gestire una relazione, è una persona estremamente immatura che si rifiuta di assumere una qualsiasi forma di responsabilità emotiva evitando a tutti i costi il confronto.  Il comportamento messo in atto dal ghoster è di tipo passivo-aggressivo, che consiste nell’esprimere i propri sentimenti negativi attraverso le azioni, in questo caso “sparire” invece di esporli direttamente. Questo atteggiamento, quindi, crea una discordanza tra ciò che si dice e ciò che si fa, spiazzando e creando in molti casi sofferenza in chi subisce tale comportamento.

 

 

Perchè si fa ghosting; le motivazioni che ne sono alla base

Una delle motivazioni principali del perché si fa ghosting risiede nella facilità di chiudere una relazione evitando di dover dare spiegazioni e affrontare conversazioni imbarazzanti e difficili La non-comunicazione, considerata dal ghoster come unica modalità possibile per tutelare sé stessi e l’altro è un modo per evitare i conflitti e le responsabilità delle proprie scelte. Bisogna altresì specificare che chi ha già subito o fatto ghosting ha maggiori possibilità di farlo a sua volta

La psicologa Theresa E. Di Donato, elenca quattro motivi principali per cui le persone “ghostano”:

1) Convenienza (è facile e veloce);

2) Perdita d’interesse (si ricorre al GHOSTING per evitare di ferire l’altra persona rivelando di non essere più interessati a frequentarla);

3) Interazioni indesiderate (l’altra persona ha detto o fatto qualcosa che ha provocato una repulsione verso di lei da non volerne più avere a che fare);

4) Sicurezza (ci si rende conto di essere in una relazione con una persona con la quale non ci si sente a proprio agio e per questo si decide di sparire senza lasciare traccia).

Gli effetti del ghosting sulle vittime

 

La mancanza di una reale chiusura con annesse spiegazioni rende il ghosting una pratica assolutamente dolorosa e difficile da accettare. L’assenza di motivazioni della chiusura repentina della relazione, mette la vittima in una situazione di stallo densa di svariati interrogativi sulle possibili spiegazioni che hanno condotto l’altro a sparire. Non di rado la vittima può avvertire sensi di colpa, può vivere con la costante paura e dubbio di aver commesso un qualcosa che abbia determinato la fuga del partner. Chi subisce il ghosting vive molto male la situazione provando dolore associato spesso ad ansia e stress, che in taluni casi possono sfociare in stati depressivi e abbassamento dell’autostima. La vittima del ghosting può sviluppare un’ossessione che si palesa in una attesa che il ghoster ritorni, ciò può portare al controllo compulsivo del telefono, lo stato (online/offline) sulle app di messaggistica e ispezionare continuamente i social con la speranza di trovare qualche   informazione. Possiamo altresì affermare chi subisce ghosting approda in uno stato mentale che va ad aumentare le insicurezze nelle relazioni e la sfiducia verso il prossimo.

Il trattamento psicoterapeutico per superare gli effetti del ghosting

Alla luce degli effetti che il ghosting causa, è chiaro che il supporto di un professionista in casi dove il dolore si prolunghi nel tempo diventa necessario. Il percorso psicoterapeutico supporterà la persona nell’elaborazione del suo dolore per comprendere come affrontarlo ed incanalarlo. Lavorare su se stessi diventa una forma di riscatto rispetto all’evento accaduto, riappropriandosi di se stessi nella consapevolezza che un evento spiacevole non può e non deve condizionare il futuro. Nella relazione terapeutica si imparerà ad essere comprensivi con sé stessi rispetto al fatto che si sta provando un’emozione che per quanto dolorosa è umana, normale e sana di cui non bisogna vergognarsi. Si apprenderà durante il percorso  terapeutico  che essendo una vittima del ghosting  non si hanno colpe, anzi, si imparerà ad attribuirle all’altro al ghoster.

Bibliografia

Freedman G. et all. (2018) “Ghosting and destiny: Implicit theories of relationships predict beliefs about ghosting”, Journal of Social and Personal Relationships

Koesler R.B. (2018) “When Your Boo Becomes a Ghost: The Association Between Breakup Strategy and Breakup Role in Experiences of Relationship Dissolution”, Electronic Thesis and Dissertation Repository.

Perissinotto A., Bragoni F.,  (2021), Ghosting, Giunti Editore