Il breadcrumbing è un termine inglese che deriva dalla parola breadcrumb, che significa briciola di pane. Come suggerisce il nome stesso della parola, la persona che utilizza la tecnica del breadcrumbing lascia delle “briciole di pane” per creare speranza nella persona con cui si relaziona. Ma in che cosa consiste questa tecnica? Il breadcrumbing s’innesca quando una persona non è davvero interessata a al suo partner ma gli piace considerarlo un ottimo svago. In questo caso, il “breadcrumber” concede per lo appunto le sue briciole e la vittima è sempre pronta a raccoglierle. Al giorno d’oggi si annoverano diverse relazioni interpersonali che si reggono su briciole digitali, messaggi, emoji, audio che fungono da catalizzatori dell’attenzione del partner/vittima che fanno prospettare incontri o addirittura in taluni casi un futuro insieme, promesse che si riveleranno infondate. Questa tecnica viene utilizzata anche da coloro che nonostante abbiano lasciato l’altro, continuano a voler essere presenti nella loro vita, lasciando intendere la falsa speranza di poter tornare insieme. Il breadcrumbing è una forma di manipolazione emotiva attraverso la quale il breadcrumber mira ad ottenere dei vantaggi materiali (regali, prestiti economici), fisici (incontri sessuali) ed emotivi (aumento della loro autostima). Il breadcrumber sa che non concluderà mai nulla con la sua partner prescelta, non ha intenzioni di costruire, provocando così facendo un grande e profondo dolore nell’altro, che finirà per sentirsi molto frustrato.

 

Le dinamiche relazionali del breadcrumbing:

Ciò che caratterizza la dinamica relazionale del breadcrumbing è l’ambivalenza, la relazione si costruisce attorno all’atteggiamento e al comportamento ambivalente del soggetto che dissimula il suo interesse creando l’illusione di voler creare un rapporto serio e stabile. Il problema sopraggiunge quando il breadcrumber dopo aver finto interesse comincia a mostrarsi disinteressato fino a sparire spiazzando la vittima. Il gioco dell’ambivalenza però fa si che il soggetto non sparisca mai definitivamente, il breadcrumber infatti può in qualunque momento riapparire nella vita della sua vittima per continuare a dargli le briciole e soprattutto a tenerlo legato a sé. Il breadcrumbing è una vera e propria manipolazione affettiva, l’obiettivo è sempre mettere l’altra persona in una condizione di dubbio e incertezza, ottenendo nel contempo la fiducia che utilizzerà per ottenere ciò che desidera. E’ importante chiarire che il breadcrumber utilizza un’ arma fondamentale per la sua manipolazione cioè l’assenza, quest’ultima mai definitiva, genera nella vittima senso di colpa in quanto non riesce a spiegarsi cosa abbia mai potuto fare per aver causato la sparizione del partner. Tutte queste tecniche manipolatorie  fanno sì che la relazione tra manipolatore e vittima sia assolutamente disfunzionale e tossica.

Caratteristiche del breadcrumber:

Il breadcrumber può essere descritto come una persona con delle difficoltà relazionali ed emotive importanti. È una persona con una scarsa empatia e di conseguenza con un grosso limite nell’entrare in sintonia emotiva con l’altro. Ha molto probabilmente una personalità insicura e attraverso il controllo sulla vittima riesce a sentirsi forte e accresce la sua autostima. Nel breadcrumber è presente una sorta di sadismo infatti il dominio sulla vittima alimenta e accresce il suo ego. Il breadcrumber potrebbe essere una persona immatura, egoista e narcisista.

Le Vittime del breadcrumber:

 

I segnali per capire se si è vittime del breadcrumbing:

E’ possibile identificare 7 punti che possono permettere di capire se il partner all’interno di una relazione sta lasciando le briciole o ha intenzione di impegnarsi seriamente

  1. Mancanza di corrispondenza tra parole e fatti; non bisogna rimanere ancorati alle parole ma osservare se ad esse seguono dei fatti che possano supportarle
  2. Atteggiamenti incoerenti; bisogna valutare se a momenti di iper presenza seguono altrettanti momenti di silenzi o assenze breadcrumber
  3. Presenza telefonica o tramite chat ma non chiede mai un incontro; il breadcrumber diventa latitante nel momento in cui gli viene chiesto un incontro reale si rischia pertanto di rimanere arenati senza possibilità di uscita.
  4. Non rispetta i piani; annulla all’ultimo momento un programma organizzato di solito con una scusa plausibile. Tutto ciò alimenta l’illusione
  5. Fa progetti di solito legati al sesso; quando il breadcrumber fa progetti spesso sono motivati dal sesso, in seguito all’incontro frequentemente sparisce
  6. Scarsa condivisione della sua vita; condivide poco o niente sulla sua vita, spinge la sua vittima ad aprirsi maggiormente
  7. Prova meno interesse rispetto alla sua vittima; il breadcrumber non avendo intenzione di creare una vera relazione duratura non consuma la sua energia cercando di conoscere l’interlocutore, è assolutamente disinteressato. Fa sentire la sua vittima in costante ricerca di attenzioni, che stentano ad arrivare in quanto l’interesse non è ricambiato.

 

 

Trattamento:

 

Il percorso di psicoterapia avrà come obiettivo principale quello di aiutare e supportare la vittima a chiudere la relazione patologica in quanto Non ci si può aspettare che a farlo sia il manipolatore. Quest’ultimo infatti ha come interesse fondamentale il soddisfacimento dei suoi bisogni. Il paziente deve essere aiutato ad uscire da uno schema disfunzionale che lo vede dipendere da una persona altamente manipolativa per approdare ad una indipendenza emotiva e psicologica che gli conferisce equilibrio e stabilità. Il paziente verrà quindi messo dinnanzi alla realtà della relazione manipolatoria da cui dipendeva e spinto a dare rilievo ai suoi desideri e bisogni, imparando ad esprimere ciò che pensa liberandosi dal senso di insicurezza diretta conseguenza dell’atteggiamento manipolatorio subito. Lo psicoterapeuta supporterà il paziente affinché questo raggiunga una posizione “up” imparando a tutelarsi e a rispettare sempre il proprio volere, solo così potrà gestire in futuro relazioni sane.

 

Bibliografia

Bertolini I., (2018), A modo suo mi ama. La manipolazione affettiva nella coppia ufficiale e ufficiosa, Editore Ultra

 Goldberg S., (2014), Relazioni Tossiche – Riconoscere Una Relazione Tossica E Imparare Come Ripararla O Dimenticarla, Editore Babelcube Incorporated

Nazare Aga I., (2018), La manipolazione affettiva. Quando l’amore diventa una trappola, Editore Ultra

Piserà D.,  Berlingieri F., (2019), L’amore ai tempi dei social network, Editore Mario Vallone