L’importanza di dire no!!

 

E’ comunemente riconosciuto che dire “no”, è piu’ complesso di rispondere in maniera affermativa a una richiesta che ci viene posta. Pertanto si tende sempre a cercare di rispondere in maniera affermativa, con un bel Si! a ciò che ci viene proposto, cercando di adempiere alle richieste e ai bisogni dell’altro. Tutto ciò perchè erroneamente, e molto spesso per educazione e influenza  culturale, si ritiene sbagliato e poco consono rispondere di No.Bisogna intendere il “no” come un diritto che dobbiamo riconoscere sia a noi stessi che agli altri. Fondamentalmente, ogni volta che diciamo un Si forzato stiamo conferendo piu’ importanza all’altro che a noi stessi, infatti se tenessimo in considerazione le nostre preferenze e i nostri sentimenti quanto quelli altrui, non avremmo problemi a dire di no. L’individuo è pertanto piu’ predisposto a fare un torto a se stesso che all’ altro. Tutto ciò avviene perchè spesso si dimentica di avere un diritto fondamentale da poter esercitare, ovvero, l’assertività. Il concetto di assertività può essere definito come un modo diretto, onesto e appropriato per difendere i propri diritti nel rispetto dell’altro. Vuol dire altresì esprimere il proprio pensiero e manifestare il proprio bisogno senza prevaricare gli altri, palesandosi determinato e aperto al confronto, ascoltando  altri punti di vista e mostrandosi disponibili al cambiamento e alla mediazione, accettando serenamente il parere e il giudizio dell’altro anche se diverso, senza manipolazione o aggressività. Quando alcontrario,  non si è assertivi si rischia di essere prevaricati dall’altro cedendo  a richieste che non si vogliono o possono esaudire.

 

Dire no, affermazione di sè:  spesso legato alla mancanza di autostima vi è un bisogno smanioso di accontentare gli altri, con l’obiettivo di essere accettati e ben voluti. L incapacità di dire no nasce dal timore che l’altro possono smettere di volerci bene e a cambiare  idea sul nostro conto. Pertanto il dire sempre “Sì” diventa un modo per sentirsi accettati quando si crede di avere poco valore di sé e poca importanza per l’altro. All’altro pertanto viene conferito un potere enorme che regola la percezione che noi abbiamo di noi stessi. Tale potere è la risultante della nostra disistima. Il “no” in taluni casi diventa strumento per affermazione di noi stessi e dei nostri bisogni. Dire di “no”, quindi, serve a palesare i nostri bisogni e a tutelare i nostri valori personali. Si deduce che dire”no”implica un’ affermazione di se’,  che non vuol dire diventare egoisti o egoreferenziali ma assumersi la responsabilita’ delle proprie scelte e del proprio essere.

 

 

Dire no, e sensi di colpa: Perchè se diciamo il “no” sopraggiunge il senso di colpa? Fondamentalmente il senso di colpa scaturisce da una predisposizione mentale sbagliata, siamo, infatti, convinti  che dicendo di no perderemo opportunità future, oppure l’affetto e la stima del prossimo. Presupposto errato in quanto la motivazione di assecondare a tutti i costi l’altro anche quando non ne abbiamo desiderio porta, come già visto noi stessi alla sofferenza e alla frustrazione. Bisogna stare attenti perchè  Il senso di colpa può essere utilizzato come strumento di manipolazione   dall’interlocutore.

 

 

 

Dire di “no” in maniera assertiva, significa:

  • mettere dei confini con ciò che ci farebbe del male.

 

  • avere il coraggio di essere se stessi.

 

  • comunicare i propri vissuti, esprimendosi a  favore dei propri bisogni e mai contro.
  •  
  • Ammettere di   essere in difficoltà

 

  • Mettere sullo stesso piano le proprie necessità e quelle degli altri.

 

 

Le modalità di dire  di “no” in maniera assertiva ed empatica:

 

  • Motivare il rifiuto
  • non essere impulsivo
  • proporre alternative

 

Trattamento:

l’incapacità di dire “NO” è il prodotto di un vissuto pregresso caratterizzato da relazioni con figure autoritarie o manipolative. L’individuo sviluppa un senso di inadeguatezza che lo induce a non riconosce nè ascoltare i propri bisogni, legando il proprio valore solo ed unicamente al soddisfacimento dei bisogni dell’altro . Pertanto l’individuo avverte un senso di impotenza nel dire “NO” e  inconsciamente si pone nella situazione di rinunciare ad essere se stesso e di vivere succube degli altri, adattandosi alle richieste degli altri e vivrà così in ansia, avvertendo sentimenti di frustrazione. Quando ci si sente costretti dai propri sensi di colpa ad assecondare sempre e prontamente ogni richiesta esterna e non si riesce a fare altrimenti, è importante rivolgersi ad uno psicoterapeuta, che aiuterà la persona a raggiungere piena consapevolezza di sè, dei propri bisogni, rispettando se stesso e il proprio sistema valoriale.

 

 

Bibliografia

 

Anchisi, R., & Dessy, M. G. (2013). Manuale di assertività: teoria e pratica delle abilità relazionali, alla scoperta di sé e degli altri. F. Angeli Editore

 

     Della Seta L., (2010 ), Debellare il senso di colpa,   Marsilio Editore

 

      Florio G., (2012), Verso l’autorealizzazione , Fermento Editore

 

Giusti, E., & Testi, A. (2006). L’assertività. Vincere quasi sempre con le 3 A (Vol. 59). Sovera Edizioni.

 

     Livingston David T, (2020 ) , Autostima , Brossura Editore