La philofobia (o filofobia) è la paura di innamorarsi o di amare una persona. Philofobia deriva dal greco “philos” e “phobia”, rispettivamente “amore” e “paura” pertanto significa letteralmente “paura di amare”. La persona filofobica ha una forte paura nei confronti dell’innamoramento e dell ‘amore, ha remore nel creare rapporti affettivi, profondi e duraturi, negandosi a legami stabili. La philofobia è quindi definibile altresì come una paura anormale, ingiustificata, immotivata e duratura nel tempo di innamorarsi. Tale disturbo fobico nei confronti dell’attaccamento emotivo non è riconducibile esclusivamente ad una condizione ansiogena dinanzi a un potenziale partner, ma può anche manifestarsi nei confronti di familiari, amici, persone affettivamente importanti. I soggetti affetti da filofobia vivono emozioni conflittuali molto forti quando pensano di ricevere o dare amore. Inizialmente quando intrecciano una relazione possono provare sentimenti di entusiasmo ma appena prendono piu’ coscienza di essere in una relazione vengono sopraffatti dal disturbo e si allontanano. La strategia più comune messa in atto dai soggetti filofobici è l’evitamento rispetto a situazioni o luoghi in cui si trovano, di solito, delle coppie (come parchi, cinema che trasmettono film romantici o matrimoni altrui). Le persone filofobiche hanno paura di instaurare relazioni caratterizzate da emozioni reali e quindi avvertono una profonda sofferenza quando un rapporto è duraturo.
Le cause della filofobia:
Le cause che sono alla base dello sviluppo del disturbo filofobico sono molteplici le principali possono essere così identificate:
- Evento traumatico; la fine di una relazione d’amore precedente non superata e non elaborata correttamente
- Fattori genetici; alcuni studi hanno dimostrato che più soggetti affetti da filofobia sono presenti all’interno dello stesso nucleo familiare ciò sarebbe indicatore di una componente biologico-genetica nella formazione della patologia.
- Fattori di tipo ambientale; studi sostengono che alla base dello sviluppo di tale disturbo vi siano dei trascorsi familiari caratterizzati da violenza, prepotenza, contrasti forti con conseguenze dolorose per il soggetto. Si ipotizza che i soggetti filofobici siano accumunati da uno stile di attaccamento di tipo insicuro sperimentato nel rapporto con le figure genitoriali
- La paura di perdere il controllo; Il soggetto avverte paura nel lasciarsi andare, ha timore di destabilizzarsi e di diventare dipendente dal partner, mostrandosi ai suoi occhi debole e fragile.
- La paura di perdere la libertà; le relazioni di coppia prevedono delle attenzioni e forme di rispetto che dal soggetto filofobico vengono vissuti come dei limiti alla propria libertà individuale
I sintomi della filofobia:
tra i sintomi psicologici vi sono:
- Paura profonda continua ed eccessiva nei confronti della situazione temuta ovvero la relazione con il partner
- Angoscia e nervosismo all’idea di innamorarsi o di essere coinvolto in una relazione;
- Forte stato ansioso con sentimenti angoscianti al pensiero di rapportarsi ad un potenziale partner
- Sensazione di ansia immediata all’esposizione dello stimolo fobico;
- Distacco dal mondo esterno, con comportamenti di isolamento. evitamento di tutte quelle situazioni ritenute rischiose, dal soggetto filofobico, in quanto zone o posti cui potrebbe incontrare un eventuale partner e sperimentare quindi emozioni affettive
Tali sintomi sopra descritti causano un disagio clinicamente significativo e un calo del funzionamento personale, sociale e lavorativo.
Tra i sintomi fisiologici troviamo;
- Tachicardia
- Respirazione affannosa
- Sudorazione eccessiva
- Nausea
- Tremori
- Disturbi gastrici e diarrea
- Senso di soffocamento
- Intorpidimento
Il trattamento per la filofobia:
La filofobia può essere affrontata e superata intraprendendo un percorso di psicoterapia volto ad aiutare il soggetto a gestire i pensieri negativi e limitanti associati all’amore. Il soggetto pian piano verrà invitato ad accogliere e a gestire con maggior autocontrollo l’ansia, l’angoscia e la forte paura legate alla relazione amorosa. Il terapeuta trasmetterà al paziente strategie per controllare e ridurre le paure e tutto ciò che ne deriva, aiutando il soggetto a trasformare i pensieri disfunzionali in pensieri sani, positivi e funzionali alla propria vita e al proprio stato di salute. Rendere consapevole la persona filofobica del proprio disturbo e di come è possibile uscirne è pertanto l’obiettivo della psicoterapia, la persona verrà quindi motivata a migliorare qualitativamente la propria vita.
Bibliografia
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Ghezzani N., (2012), La paura di amare. Capire l’anoressia sentimentale per riaprirsi alla vita, Franco Angeli
Veneruso, D. (2019). Philophobia e philoterapia: Paura di amare, FrancoAngeli